Il sito archeologico di Uxmal
Uxmal è uno dei siti archeologici più importanti e meglio conservati di tutto il Messico. Si trova nella penisola dello Yucatan, a poco meno di 80 km da Merida e a circa 200 da Campeche. Il sito, che nel 1996 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ha un estensione di 12 km² e grazie ad un sistema di stradine molto funzionale è facilmente visitabile. Il nome deriva dalla lingua Maya e significa “tre volte ricostruita”, facendo riferimento alla sua storia passata.
Uxmal: cosa vedere?
Il sito archeologico è piuttosto ampio e gli edifici da visitare sono pertanto molti. Il più importante è sicuramente la “Piramide dell’indovino”, a base ellittica svetta sul paesaggio circostante dall’alto dei suoi 30 metri circa. Il tempio è suddiviso su più livelli, raggiungibili da una ripida scalinata che vi porterà in cima, dove risiede la cosiddetta “Casa dell’indovino”.
Davanti alla piramide si trova il “Quadrilatero delle monache“, composto da 4 edifici e ben 74 stanze le cui facciate sono ricche di decorazione in pieno stile Puuc. All’interno del sito potrete inoltre visitare “Il campo del gioco della pelota“, il “Palazzo del Governatore“, la “Casa delle tartarughe” e la “Colombaia“.
La storia di Uxmal
La città fu fondata intorno al VI secolo d.C. Durante il Periodo Classico divenne il centro della civiltà Puuc, estendendo il proprio dominio anche sulle città circostanti, fino a inizio 900 quando iniziò il suo declino. Il sito rimase sepolto dalla vegetazione per diversi secoli, poi a metà del 1800 i coloni spagnoli iniziarono a compiere alcune spedizioni esplorative. Il secolo successivo fu poi il governo messicano ad iniziare i lavori di recupero del sito archeologico, rendendolo una vera e propria attrazione turistica capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.
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